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Sintesi finale del percorso svolto #24

Siamo giunti alla fine di questo curioso percorso riguardo il tema dell'arte, indagato tra gli aspetti della filosofia e dell'ingegn...

domenica 14 giugno 2020

Yiruma



River Flows in You, Yiruma

MUSEICA



Il rapper italiano Caparezza nel 2014 ha pubblicato un album molto originale dal nome Museica. L'album consta di 19 tracce, ognuna delle quali è ispirata a un'opera d'arte. Per spiegare il titolo dell'album infatti l'artista disse: 

"Museica è il mio museo, la mia musica, il mio numero 6. E' un album ispirato al mondo dell'arte, l'audioguida delle mie visioni messe in mostra. Ogni brano di museica prende spunto da un'opera pittorica che diventa pretesto per sviluppare un concetto. Non esiste dunque una traccia che possa rappresentare l'intero disco, perché non esiste un quadro che possa rappresentare un'intera galleria. In pratica questo album, più che ascoltato, va visitato."
My God, Help Me To Survive This Deadly Love, di Dmitri Vrubel, Muro di Berlino 
a cui è ispirata la canzone "Avrai ragione tu (ritratto)"


Natura morta con Bibbia, Vincent Van Gogh,
a cui è ispirata la canzone "Mica Van Gogh"


Tre studi di Lucian Freud, di Francis Bacon,
a cui è ispirata la canzone "Non me lo posso permettere"

Saturno che divora i suoi figli, di Francisco Goya,
a cui è ispirata la canzone "Figli d'arte"

L.H.O.O.Q., di Marcel Duchamp,
a cui è ispirata la canzone "Comunque dada"


Uno dei Corretti della Cappella degli Scrovegli, affrescato da Giotto,
a cui è ispirata la canzone "Giotto beat"


Banana, Andy Warhol,
a cui è ispirata la canzone "Cover"


Quadrato nero, di Malevich,
a cui è ispirata la canzone "China Town"


Il sogno di Dickens, di Robert William Buss,
a cui è ispirata la canzone "Canzone a metà"

Ritratto di Jeanne Hebuterne, di Elmyr de Hory, 
a cui è ispirata la canzone "Teste di Modì"

Virgilio respinge Argenti nel fiume Stige, di Gustave Dorè,
a cui è ispirata la canzone "Argenti vive"


Concetto spaziale, Attesa, di Lucio Fontana,
a cui è ispirata la canzone "Compro horror"

Hiratsuka, di Shigeru Mizuchi,
a cui è ispirata la canzone "Kitaro"

Il quarto Stato, di Giuseppe Pellizza da Volpedo,
a cui è ispirata la canzone "Troppo politico"

Testa di tigre, di Antonio Ligabue,
a cui è ispirata la canzone "Sfogati"

The little deel, di Frida Kahlo,
a cui è ispirata la canzone "Fai da tela"

La persistenza della memoria, di Salvador Dalì,
a cui è ispirata la canzone "E' tardi"

Fonti:

Aby Warburg

 "Il passato non esiste finchè non lo si riporta alla luce nel presente"

Aby Warburg fu uno storico, filologo e antropologo tedesco vissuto tra il 1866 e il 1929.
Ne parliamo qui perché lui fece una ricerca all'interno delle diverse epoche storiche per trovare degli invarianti della storia. Questa ricerca lo ha portato a dire che questi sono rappresentati dalle immagini (opere d'arte, pubblicità ecc), luoghi in cui si condensano l'impressione e la memoria degli eventi, provocando un processo evocativo nello scrittore (Pathosformel).  
I suoi complessi e appassionati studi lo portarono a racchiudere i suoi risultati nel Mnemosyne Atlas, una raccolta di più di 1000 fotografie.



Walter Benjamin




Ho scelto di mettere proprio questa edizione, che vede l'aggiunta di un saggio di Massimo Cacciari, perché penso che la copertina sia emblematica. 
Massimo Cacciari riflette e ci dice: ma se io volessi andare al Louvre a vedere la Gioconda, però poi: non si può toccare, c'è troppa gente davanti, ci sono flash di fotocamere ovunque, magari sono anche miope... Come posso godermi un'opera d'arte in questo modo? Potrebbe essere di gran lunga più semplice andare a cercare un quadro su internet, potendone fare lo zoom per vedere dettagli che mai sarei riuscito a vedere dal vivo. 
Ma Benjamin parla di Aura, un'atmosfera, un'ebbrezza che solo un'opera d'arte autentica può regalare allo spettatore che si trova fisicamente lì davanti a contemplare la magnificenza e la bravura di quell'artista. Ed è grazie a questa aura che le gallerie d'arte funzionano ancora, perché nel fare un'autopsia dell'opera (nel senso letterale del termine, vedere con i propri occhi) percepiamo l'autenticità della stessa in modo da recepire tutte quelle emozioni e sensazioni che spesso lo schermo di un pc non ci comunica.

Il Leonardo Da Vinci dei nostri giorni

Oggi alcuni considerano come un nuovo Leonardo da Vinci, l'artista Theo Jansen, specializzato nella scultura cinetica. Vi propongo un video che ci fa notare come l'arte possa derivare dallo studio di fisica, matematica e meccanica, e altre materie ingegneristiche, e che celebra il rapporto secolare tra arte e ingegneria.


Sintesi finale del percorso svolto #24



Siamo giunti alla fine di questo curioso percorso riguardo il tema dell'arte, indagato tra gli aspetti della filosofia e dell'ingegneria.

Siamo partiti dall'etimologia e definizione, dicendo che arte deriva dalla parola greca techne, tradotta poi nel latino in ars artis. L’arte è quindi un’attività umana regolata da accorgimenti tecnici e fondata sullo studio e sull’esperienza, se intesa in ambito generale. Spesso però tende ad assumere un significato particolare, ovvero quello di un prodotto cultura ben specifico (pittura, scultura, architettura ecc.). La traduzione del termine in varie lingueci ha permesso di approfondire la cosa sotto diverse prospettive. Attraverso la fantasia abbiamo inventato una storiella che ci ha fatto chiedere se l’arte sia menzogna o verità. Poi abbiamo indagato nel campo della letteratura, capendo come l'arte e la letteratura si siano influenzate nel corso dei secoli, ricercando diverse prospettive da parte di artisti nella letteratura, nella poesia e in particolare nello Zibaldone di Leopardi. Grazie a un’immagine simbolo e la sua presenza nella mitologia abbiamo approfondito il concetto. Inoltre, abbiamo anche esplorato veri e propri campi che fanno parte dell’arte: la pittura, la pubblicità e il cinema, inventando addirittura una mini serie tv. Ma non ci è bastato! Fondamentale per la conoscenza profonda di un concetto è capire come questo sia stato indagato dalla filosofia nelle diverse epoche. Quindi abbiamo perlustrato la filosofia di Platone, quella moderna e quella contemporanea. Successivamente abbiamo portato questo tema sull’attualità, d’altronde era inevitabile. Per cui abbiamo parlato di ruolo dell’arte all’interno della pandemia, della sua presenza in un articolo di cronaca recente, del suo rapporto con l’etica, con l'utopia e dell’utilità nella situazione precaria dello sviluppo del nostro mondo. Particolarmente interessante per questo percorso è stato conoscere il legame tra arte e ingegneria, che abbiamo visto essere viscerale soprattutto nel personaggio da me presentato come testimonial dell’arte: Leonardo Da Vinci. Grazie all’abbecedario di concetti, artisti e opere d’arte siamo riusciti a fare molti collegamenti; infine la mappa concettuale ci ha aiutato ad imprimere le idee centrali connettendole tra loro.

Insomma è stato un percorso abbastanza complesso, ma comunque utile per i tanti collegamenti e spunti che ci ha dato per un concetto così vasto e soprattutto interessante. Per cui se c’è una cosa che emerge da questo blog è che i mondi della filosofia, dell’arte e dell’ingegneria non sono assolutamente separati; anzi si supportano a vicenda perché sono tutti e tre fondamentali per il mondo in cui viviamo.



giovedì 11 giugno 2020

Una serie tv sull'arte #22

"Mettere l'arte alla prova", una miniserie tv a cura di Alessia Milenati

Episodio 1: La scienza investiga l'arte
Il Dr. Taxo è ossessionato dal modo in cui un processo artistico avviene nella mente di un'artista. Fa ricerche e ricerche, ma d'un tratto capisce che non troverà mai la risposta in un computer.

Episodio 2: Un manicomio ambiguo
Lui scopre su internet un manicomio molto ambiguo, che sembra non rispettare le leggi del tempo. Infatti, una volta recatosi lì, capisce di aver avuto una buona intuizione: in quel manicomio i dottori fanno ancora esperimenti sui pazienti. Decide di unirsi alla comunità e chiede per i suoi esperimenti tutti i pazienti che abbiano praticato qualsiasi tipo di arte.

Episodio 3: La decisione drastica
Dopo tutti gli esperimenti al cervello, gli elettroshock e altri interventi pericolosi e illegali, il Dr. Taxo è ancora disperato perché non è in grado di estrapolare informazioni scientifiche dai suoi artisti-pazienti. In ogni mente avviene un processo diverso, simile all'implosione della parte razionale del cervello. La mente razionale e scientifica del Dr. Taxo non può accettare questi risultati e decide drasticamente di suicidarsi. Il mondo razionale in cui aveva creduto fino a quel momento è sempre stato una bugia. Non può vivere in un mondo dove l'arte è al di fuori di ogni legge fisica. 


"Test the art", a tv series made by Alessia Milenati

Episode 1: Science investigates art
Dr. Taxo is obsessed with how the artistic process works in an artist's mind. He does research and research but all of a sudden he understand that he will never find the answer in a computer. 

Episode 2: An ambiguous asylum
He discovers on internet a very ambiguous asylum, which seems not to respect the law of the time. In fact, once he went there, he understand that he had a good intuition: in that asylum doctors still make experiment on patients. He decides to join that community and asked for his experiments all patients who practices any type of art.  

Episode 3: The drastic decision
After all the brain experiments, electroshock and other dangerous and illegal interventions, Dr. Taxo is still desperate because he is unable to extrapolate scientific information from his artists-patients. In each mind happens a different thing, similar to an implosion of the rational part of the brain. The rational and scientific mind of Dr. Strange can't accept these results and he drastically decides to commit suicides. The rational world in which he had believed until than, had always been a lie. He cannot live in a world where art is outside of any physical law.




L'arte nello Zibaldone di Leopardi #20

 
"Ma adesso l'arte è venuta in un incredibile accrescimento, tutto è arte e poi arte, non c'è più quasi niente di spontaneo, la stessa spontaneità si cerca a tutto potere ma con uno studio infinito senza il quale non si può più avere, e senza il quale a gran pezza l'avevano (spezialmente nella lingua) Dante il Petrarca l'Ariosto ec. e tutti i bravi trecentisti e cinquecentisti. Questo avviene perché ora si viene da un tempo corrotto (oltreché si sta pure tra' corrotti) e bisogna porre il più grande studio per evitare la corruzione, principalmente quella del tempo la quale prima che abbiamo pensato a guardarcene s'è impadronita di noi, e poi quella dei tempi passati, perché adesso conosciamo tutti i vizi delle arti e ce ne vogliamo guardare, e non siamo più semplici come erano i greci e i latini e i trecentisti e i cinquecentisti perché siamo passati pel tempo di corruzione e siamo divenuti astuti nell'arte, e schiviamo i vizi con questa astuzia e coll'arte non colla natura come faceano gli antichi i quali senza saperne più che tanto pure perché l'arte era in sul principio e non ancora corrotta non gli schivavano ma non ci cadevano. Erano come fanciulli che non conoscono i vizi, noi siamo come vecchi che li conosciamo ma pel senno e l'esperienza gli schiviamo. E però abbiamo moltissimo più senno e arte che gli antichi, i quali per questo cadevano in infiniti difetti (non conoscendoli) in cui adesso non cadrebbe uno scolaro. Vizi d'Omero concetti del Petrarca, grossezze di Dante, seicentisterie dell'Ariosto del Tasso del Caro traduzione dell'Eneide ec. E però adesso le nostre opere grandi (pochissime perché ancora siamo nella corruzione onde pochissimi emergono) saranno tutte senza difetti, perfettissime, ma in somma non più originali, non avremo più Omero Dante l'Ariosto. " 

(Zibaldone di pensieri, 28. Dic. 1820, Giacomo Leopardi)

Leopardi ha un pensiero molto originale e interessante sul concetto di arte, in linea con la filosofia di tutta la vita. Infatti in queste parole mettono in luce il pessimismo che caratterizza tutta la speculazione filosofica di Giacomo Leopardi. Lui infatti è convinto di appartenere a un mondo corrotto, e questo va a influenzare anche la sua visione del concetto di arte. Ma c'è una duplice prospettiva da cui guardare i fatti. Se da un lato la corruzione fa sì che non ci sia più arte che possa essere reputata spontanea o originale, dall'altra parte le nostre opere d'arte, al contrario di quelle degli antichi, sono "tutte senza difetti, perfettissime" dato che ormai conosciamo più che bene gli errori commessi in passato.


In realtà questa visione dell'arte è così attuale che rende impossibile non metterla a paragone con il discorso di Walter Benjamin in "Opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica". I discorsi hanno il concetto di fondo in comune, quindi Leopardi può essere visto come un precursore dell'era delle tecnologie e dei media che, come afferma Benjamin, hanno reso possibile la riproducibilità tecnica di un'opera d'arte.

Arte e etica #21

"L'arte ha lo straordinario potere di scuotere dall'anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni"
(Pablo Picasso)
Fin dai tempi antichi ci si è sempre interrogati su quale fosse il ruolo dell'arte e se questa potesse avere un peso e una responsabilità nel mondo di tutti i giorni. Andy Warhol ha sempre pensato che "L'arte è abbastanza inutile". Ma come disse zio Ben in Spiderman "Da un grande potere derivano grandi responsabilità". Per cui io sono convinta che l'arte abbia grandi responsabilità a livello umano, e prime tra tutte è proprio l'impegno sociale
  • Un esempio di responsabilità sociale è l'arte sostenibile, vista precedentemente in un altro articolo, proprio perché in questo caso l'arte si fa carico della questione climatica che stiamo lottando per affermare, e che, grazie ad opere d'arte sostenibili, diffonde sempre più una consapevolezza tra la gente. 
  • Altro esempio di arte impegnata socialmente è quella su tema politico e economico. Attraverso la rappresentazione visiva l'artista è in grado di imprimere i suoi pensieri e le sue riflessioni su temi molto importanti e farne un eco universale. E' impossibile qui non citare il noto artista e writer inglese Bansky, le cui opere sono proteste riguardanti temi etici, culturali e politici (utilizzando anche toni satirici).

Devolved Parliament, Bansky 

  • Pensiamo anche al tipo di arte che emerge in situazioni difficili come una guerra, in cui gli artisti esprimono la sofferenza di un popolo tramite un pennello e riescono a rendere eterna quella sensazione di dolore in una maniera anche pedagogica, cercando di ricordare a tutti quali sono le vere conseguenze di una guerra. 

Guernica, Pablo Picasso 


El tres de Mayo de 1808 en Madrid, Francisco Goya