Massimo Cacciari riflette e ci dice: ma se io volessi andare al Louvre a vedere la Gioconda, però poi: non si può toccare, c'è troppa gente davanti, ci sono flash di fotocamere ovunque, magari sono anche miope... Come posso godermi un'opera d'arte in questo modo? Potrebbe essere di gran lunga più semplice andare a cercare un quadro su internet, potendone fare lo zoom per vedere dettagli che mai sarei riuscito a vedere dal vivo.
Ma Benjamin parla di Aura, un'atmosfera, un'ebbrezza che solo un'opera d'arte autentica può regalare allo spettatore che si trova fisicamente lì davanti a contemplare la magnificenza e la bravura di quell'artista. Ed è grazie a questa aura che le gallerie d'arte funzionano ancora, perché nel fare un'autopsia dell'opera (nel senso letterale del termine, vedere con i propri occhi) percepiamo l'autenticità della stessa in modo da recepire tutte quelle emozioni e sensazioni che spesso lo schermo di un pc non ci comunica.
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