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Sintesi finale del percorso svolto #24
Siamo giunti alla fine di questo curioso percorso riguardo il tema dell'arte, indagato tra gli aspetti della filosofia e dell'ingegn...
domenica 14 giugno 2020
MUSEICA
"Museica è il mio museo, la mia musica, il mio numero 6. E' un album ispirato al mondo dell'arte, l'audioguida delle mie visioni messe in mostra. Ogni brano di museica prende spunto da un'opera pittorica che diventa pretesto per sviluppare un concetto. Non esiste dunque una traccia che possa rappresentare l'intero disco, perché non esiste un quadro che possa rappresentare un'intera galleria. In pratica questo album, più che ascoltato, va visitato."
My God, Help Me To Survive This Deadly Love, di Dmitri Vrubel, Muro di Berlino a cui è ispirata la canzone "Avrai ragione tu (ritratto)" |
Natura morta con Bibbia, Vincent Van Gogh, a cui è ispirata la canzone "Mica Van Gogh" |
Tre studi di Lucian Freud, di Francis Bacon, a cui è ispirata la canzone "Non me lo posso permettere" |
Saturno che divora i suoi figli, di Francisco Goya, a cui è ispirata la canzone "Figli d'arte" |
L.H.O.O.Q., di Marcel Duchamp, a cui è ispirata la canzone "Comunque dada" |
Uno dei Corretti della Cappella degli Scrovegli, affrescato da Giotto, a cui è ispirata la canzone "Giotto beat" |
Banana, Andy Warhol, a cui è ispirata la canzone "Cover" |
Quadrato nero, di Malevich, a cui è ispirata la canzone "China Town" |
Il sogno di Dickens, di Robert William Buss, a cui è ispirata la canzone "Canzone a metà" |
Ritratto di Jeanne Hebuterne, di Elmyr de Hory, a cui è ispirata la canzone "Teste di Modì" |
Virgilio respinge Argenti nel fiume Stige, di Gustave Dorè, a cui è ispirata la canzone "Argenti vive" |
Concetto spaziale, Attesa, di Lucio Fontana, a cui è ispirata la canzone "Compro horror" |
Hiratsuka, di Shigeru Mizuchi, a cui è ispirata la canzone "Kitaro" |
Il quarto Stato, di Giuseppe Pellizza da Volpedo, a cui è ispirata la canzone "Troppo politico" |
Testa di tigre, di Antonio Ligabue, a cui è ispirata la canzone "Sfogati" |
The little deel, di Frida Kahlo, a cui è ispirata la canzone "Fai da tela" |
La persistenza della memoria, di Salvador Dalì, a cui è ispirata la canzone "E' tardi" Fonti: |
Aby Warburg
"Il passato non esiste finchè non lo si riporta alla luce nel presente"
Walter Benjamin
Il Leonardo Da Vinci dei nostri giorni
Oggi alcuni considerano come un nuovo Leonardo da Vinci, l'artista Theo Jansen, specializzato nella scultura cinetica. Vi propongo un video che ci fa notare come l'arte possa derivare dallo studio di fisica, matematica e meccanica, e altre materie ingegneristiche, e che celebra il rapporto secolare tra arte e ingegneria.
Sintesi finale del percorso svolto #24
Siamo giunti alla fine di questo curioso percorso riguardo il tema dell'arte, indagato tra gli aspetti della filosofia e dell'ingegneria.
Siamo partiti dall'etimologia e definizione, dicendo che arte deriva dalla parola greca techne, tradotta poi nel latino in ars artis. L’arte è quindi un’attività umana regolata da accorgimenti tecnici e fondata sullo studio e sull’esperienza, se intesa in ambito generale. Spesso però tende ad assumere un significato particolare, ovvero quello di un prodotto cultura ben specifico (pittura, scultura, architettura ecc.). La traduzione del termine in varie lingueci ha permesso di approfondire la cosa sotto diverse prospettive. Attraverso la fantasia abbiamo inventato una storiella che ci ha fatto chiedere se l’arte sia menzogna o verità. Poi abbiamo indagato nel campo della letteratura, capendo come l'arte e la letteratura si siano influenzate nel corso dei secoli, ricercando diverse prospettive da parte di artisti nella letteratura, nella poesia e in particolare nello Zibaldone di Leopardi. Grazie a un’immagine simbolo e la sua presenza nella mitologia abbiamo approfondito il concetto. Inoltre, abbiamo anche esplorato veri e propri campi che fanno parte dell’arte: la pittura, la pubblicità e il cinema, inventando addirittura una mini serie tv. Ma non ci è bastato! Fondamentale per la conoscenza profonda di un concetto è capire come questo sia stato indagato dalla filosofia nelle diverse epoche. Quindi abbiamo perlustrato la filosofia di Platone, quella moderna e quella contemporanea. Successivamente abbiamo portato questo tema sull’attualità, d’altronde era inevitabile. Per cui abbiamo parlato di ruolo dell’arte all’interno della pandemia, della sua presenza in un articolo di cronaca recente, del suo rapporto con l’etica, con l'utopia e dell’utilità nella situazione precaria dello sviluppo del nostro mondo. Particolarmente interessante per questo percorso è stato conoscere il legame tra arte e ingegneria, che abbiamo visto essere viscerale soprattutto nel personaggio da me presentato come testimonial dell’arte: Leonardo Da Vinci. Grazie all’abbecedario di concetti, artisti e opere d’arte siamo riusciti a fare molti collegamenti; infine la mappa concettuale ci ha aiutato ad imprimere le idee centrali connettendole tra loro.
Insomma è stato un percorso abbastanza complesso, ma comunque utile per i tanti collegamenti e spunti che ci ha dato per un concetto così vasto e soprattutto interessante. Per cui se c’è una cosa che emerge da questo blog è che i mondi della filosofia, dell’arte e dell’ingegneria non sono assolutamente separati; anzi si supportano a vicenda perché sono tutti e tre fondamentali per il mondo in cui viviamo.
sabato 13 giugno 2020
giovedì 11 giugno 2020
Una serie tv sull'arte #22
L'arte nello Zibaldone di Leopardi #20
"Ma adesso l'arte è venuta in un incredibile accrescimento, tutto è arte e poi arte, non c'è più quasi niente di spontaneo, la stessa spontaneità si cerca a tutto potere ma con uno studio infinito senza il quale non si può più avere, e senza il quale a gran pezza l'avevano (spezialmente nella lingua) Dante il Petrarca l'Ariosto ec. e tutti i bravi trecentisti e cinquecentisti. Questo avviene perché ora si viene da un tempo corrotto (oltreché si sta pure tra' corrotti) e bisogna porre il più grande studio per evitare la corruzione, principalmente quella del tempo la quale prima che abbiamo pensato a guardarcene s'è impadronita di noi, e poi quella dei tempi passati, perché adesso conosciamo tutti i vizi delle arti e ce ne vogliamo guardare, e non siamo più semplici come erano i greci e i latini e i trecentisti e i cinquecentisti perché siamo passati pel tempo di corruzione e siamo divenuti astuti nell'arte, e schiviamo i vizi con questa astuzia e coll'arte non colla natura come faceano gli antichi i quali senza saperne più che tanto pure perché l'arte era in sul principio e non ancora corrotta non gli schivavano ma non ci cadevano. Erano come fanciulli che non conoscono i vizi, noi siamo come vecchi che li conosciamo ma pel senno e l'esperienza gli schiviamo. E però abbiamo moltissimo più senno e arte che gli antichi, i quali per questo cadevano in infiniti difetti (non conoscendoli) in cui adesso non cadrebbe uno scolaro. Vizi d'Omero concetti del Petrarca, grossezze di Dante, seicentisterie dell'Ariosto del Tasso del Caro traduzione dell'Eneide ec. E però adesso le nostre opere grandi (pochissime perché ancora siamo nella corruzione onde pochissimi emergono) saranno tutte senza difetti, perfettissime, ma in somma non più originali, non avremo più Omero Dante l'Ariosto. "
(Zibaldone di pensieri, 28. Dic. 1820, Giacomo Leopardi)
Leopardi ha un pensiero molto originale e interessante sul concetto di arte, in linea con la filosofia di tutta la vita. Infatti in queste parole mettono in luce il pessimismo che caratterizza tutta la speculazione filosofica di Giacomo Leopardi. Lui infatti è convinto di appartenere a un mondo corrotto, e questo va a influenzare anche la sua visione del concetto di arte. Ma c'è una duplice prospettiva da cui guardare i fatti. Se da un lato la corruzione fa sì che non ci sia più arte che possa essere reputata spontanea o originale, dall'altra parte le nostre opere d'arte, al contrario di quelle degli antichi, sono "tutte senza difetti, perfettissime" dato che ormai conosciamo più che bene gli errori commessi in passato.
Arte e etica #21
"L'arte ha lo straordinario potere di scuotere dall'anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni"(Pablo Picasso)
- Un esempio di responsabilità sociale è l'arte sostenibile, vista precedentemente in un altro articolo, proprio perché in questo caso l'arte si fa carico della questione climatica che stiamo lottando per affermare, e che, grazie ad opere d'arte sostenibili, diffonde sempre più una consapevolezza tra la gente.
- Altro esempio di arte impegnata socialmente è quella su tema politico e economico. Attraverso la rappresentazione visiva l'artista è in grado di imprimere i suoi pensieri e le sue riflessioni su temi molto importanti e farne un eco universale. E' impossibile qui non citare il noto artista e writer inglese Bansky, le cui opere sono proteste riguardanti temi etici, culturali e politici (utilizzando anche toni satirici).
Devolved Parliament, Bansky |
- Pensiamo anche al tipo di arte che emerge in situazioni difficili come una guerra, in cui gli artisti esprimono la sofferenza di un popolo tramite un pennello e riescono a rendere eterna quella sensazione di dolore in una maniera anche pedagogica, cercando di ricordare a tutti quali sono le vere conseguenze di una guerra.
Guernica, Pablo Picasso |
El tres de Mayo de 1808 en Madrid, Francisco Goya |
Abbecedario di opere d'arte citate in questo blog#17 (pt.3)
Abbecedario di personaggi d'arte citati in questo blog #17 (pt.2)
mercoledì 10 giugno 2020
Fibonacci: Matematica Natura e Arte
"La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi ma non si può intendere s prima non si impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, né quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro labirinto."(Il saggiatore, Galileo Galilei)
Arte e utopia: immaginare l'immaginizzabile #19
”La trilogia di mostre è ispirata a una citazione di Naomi Klein secondo cui l'impegno sociale non è stato più in grado di tradursi in politiche dai tempi delle lotte per i diritti civili. A quei tempi la gente voleva una vera e completa rivoluzione, un cambio di sistema. Oggi ci sono i professionisti del sociale e ognuno lavora nel suo specifico campo senza che ci sia più una connessione tra le diverse questioni. Queste mostre vogliono rimettere in connessione i diversi campi e affrontare le questioni climatica, sociale, di genere, di razza come una questione sistemica [..]. E attraverso questo filtro possiamo essere inclusivi e creare narrative che esplorano alternative al sistema capitalistico, all'interno del quale non abbiamo possibilità di sopravvivere. Come artista e curatrice, il mio lavoro consiste nel sognare e io sogno la rivoluzione totale.”
The prayer catcher, Saks Afridi |
Entrando nella mostra ci appare davanti questa prima opera, che l'artista Saks Afridi espone insieme ad una domanda cruciale: “Se tutte le tue preghiere fossero esaudite, cambierebbe il mondo o solo il tuo mondo?“. L'opera infatti dovrebbe evocare una navicella spaziale simile ad una Moschea, che ogni 24 ore realizza un desiderio per ogni essere umano sulla Terra.
Nell'opera la donna africana è incapsulata in questo abito a forma di navicella. Si tratta di una regina androide, in grado di viaggiare attraverso le galassie, emancipando così quella cultura nubiana soppressa dal colonialismo novecentesco.
L'arte nella filosofia contemporanea #18
"L'arte è l'unico vero ed eterno organo e documento insieme della filosofia, il quale sempre e con novità incessante attesta quel che la filosofia non può rappresentare esternamente, cioè l'inconscio nell'operare e nel produrre, e la sua originaria identità col cosciente. Appunto perciò l'arte è per il filosofo quanto vi è di più alto, perché essa gli apre quasi il santuario[..]. Ogni splendido quadro nasce quasi per il fatto che si toglie quella muraglia invisibile che divide il mondo reale dall'Ideale, e non è se non l'apertura, attraverso la quale appaiono nel loro pieno rilievo le forme e le regioni di quel mondo della fantasia, il quale traluce solo imperfettamente quello reale. La natura per l'artista è non più di quello che è per il filosofo, cioè solo il mondo ideale che appare tra continue limitazioni, o solo il riflesso imperfetto di un mondo, che esiste, non fuori di lui, ma in lui."
Da queste parole si deduce chiaramente la visione del mondo nella filosofia naturale di Friedrich Schelling, che può essere considerata una filosofia idealistica estetica per la grande importanza data al ruolo dell'arte. Lui infatti vede nell'arte la manifestazione dell'Assoluto, la fusione di due grandi estremi: la Natura e lo Spirito.
"Quando però una causa esteriore, o una disposizione interna ci trae all'improvviso fuori dall'infinita corrente del volere e sottrae la conoscenza alla schiavitù della volontà, e quando l'attenzione non è più rivolta ai motivi del volere, ma percepisce le cose sciolte dal loro rapporto con il volere, ossia le considera senza interessa, senza soggettività, in modo puramente oggettivo, immergendosi tutta in esse, in quando sono mere rappresentazioni e non motivi: allora sopraggiunge, improvvisa e spontanea, quella pace che, sempre dapprima cercata sulla via del volere, ignora sfuggiva, e noi siamo allora perfettamente felici. "
"L'essenza più profonda della tecnica non è nulla di tecnico."(Martin Heidegger, La questione della tecnica)